L'Acqua Non è Un Diritto Umano!

E' cosi che sostiene la Nestlè nella sua preoccupazione per la sostenibilità. Ma di di Nestlé - non il mondo.
Come vi sembra l’idea di privatizzare l’acqua (tentata in Cile) dove sarebbe anche contro la legge raccogliere acqua piovana? Scioccante!

Il CEO di Nestlé Peter Brabeck ha affermato che l'acqua non è un diritto, ma una risorsa sfruttabile, una materia prima che dovrebbero essere trasformato in denaro. L’avidità imperturbabile di Nestlé a riguardo il diritto di acqua per umanità è ben documentato.


La multinazionale vorrebbe proporre delle razioni controllati a livello governativo.
Una volta superato la quote stabilita ci si paga. Pero la proposte è che le private corporazioni determinano le regole. Qui non si tratta di una tassa per i servizi svolti dai comuni o lo stato per filtrare e offrire l’acqua ai cittadini, ma si paga l’acqua in se, l’acqua che cade dal cielo e poi evapora per ricadere. Guai se lo tocchi!

Sai hai un pezzetto di terreno ma non hai accesso all’acqua la possibilità di produrre cibo proprio sarà molto dura. Sarà anche la conseguente monopolio sul cibo parte delle motivazioni?

Sotto vi propongo un breve tratto dal film "Flow" (http://www.flowthefilm.com/) che illustra l’attività sfruttative della Nestle nel Michagan.


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