YIPPEE. Sono stato un pochino nervoso da giorni perché effettuando un 
rintracciamento del mio burro in arrivo dall'Islanda sempre con Google come 
traduttore- FINALMENTE è arrivato a Malpensa.
Per chi mi segue sul facebook, sapete che ho spesso poco più di 100 euro 
per finalmente aver poco più di un assaggio.
Non vedo l’ora di gustare.... Mmmm ... questo burro.... stra-amato in tutto il mondo.
Ma dovrò nasconderlo da mia figlia? Heeheh.... Non potrei. Le ho promesso 
che potrà mangiare quanta ne vuole con un cucchiaio!
Ma non si tratta solo di burro .... o burro da mucche allevati al pascolo. I pascoli più ricchi e nutrienti forse, a sentir dire, in tutto il mondo.
Vi condivido velocemente un tratto da un articolo che ho letto sull'Islanda 
che trovo sorprendente e anche romantico. Non sapevo che ci fosse una razza che 
appartenne solo all'Islanda!
In Islanda, con poche possibilità di condividere mezzi, ogni azienda agricola – che 
ha in media circa 30 mucche - deve possedere tutte le proprie attrezzature. Come 
se forse questi circostanze non sono abbastanza arduo, le eruzioni vulcaniche 
infrequenti hanno portato via un paio di mucche e perfino qualche contadino nel 
corso della storia.
L'Islanda può essere un posto difficile in cui vivere. Per coltivare può 
essere una testimonianza della volontà. C'è solo una razza da latte sull'isola: 
la mucca islandese. Lei è relativamente piccola e compatta. Proprio come la vita 
che le spetta. Lei non è molto carina di per sé, ma ha una qualità di 
robustezza.
La razza si trova solo sull'isola, scendendo dagli antenati scandinavi 
originali oltre un millennio fa. Poiché si è evoluta in tale isolamento genetico 
è estremamente vulnerabile alle malattie non nativi e, se il bestiame fuori vengono portati al paese a titolo definitivo, potrebbe potenzialmente 
distruggere la mucca islandese.
(non è la prima che sento di una mucca da vecchie origine che si adatta 
meglio alla clima fredda e condizioni difficili- la Highland? Forse siamo 
proprio noi uomini che abbiamo distrutto le mucche e le nostre possibilità di 
avere prodotti animali naturali e buoni)
Una nuova razza se viene portata in Islanda dovrebbe obbligatoriamente 
essere messe in quarantena e mescolato con lo sperma di bovini locali per cinque 
generazioni prima che la prole potrebbe essere rilasciato.
Grazie al sistema di quote della nazione  anche se il paesaggio permetteva, 
gli allevatori islandesi hanno poche possibilità di espandersi. Il loro margine 
di profitto dipende dalla capacità di essere il più efficiente possibile, in 
condizioni generalmente inefficienti.
Diversi anni fa, gli scienziati proponevano che l'uso della razza rossa 
norvegese consentirebbe agli agricoltori di aumentare la loro produzione del 27 
per cento o, in alternativa mantenere tale produzione con un minor numero di 
mucche.
Il suggerimento ha presentato una scelta all'agricoltura islandese e 
l’intera nazione. L'introduzione della Norvegia Rossa finirebbe per portare 
all'estinzione della mucca islandese, perché la sua purezza genetica sarebbe 
perso in quanto gli agricoltori sceglieranno i produttori più efficienti con 
incroci sempre in ampliamento attraverso il piccolo gregge nazionale.
Gli agricoltori islandesi potrebbero rendere l'agricoltura un po' più 
facile su un'isola dove viene duro o mantenere l’animale quasi bruttino che in 
realtà è un simbolo di quello che significa essere contadino in Islanda.
In fine...
I produttori di latte islandesi hanno votato per mantenere le loro mucche 
autoctone - sorprendentamente!
E forse è proprio per questa passione e testardaggine che il burro 
dall'Islanda ha qualcosa in più degli altri. Lo scoprirò fra poco.

1 commento:
Com'è questo burro islandese?
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