Storia Triste di Bambini Malnutriti

Se credete che la malnutrizione è riservato solo per i paesi del terzo mondo pensate ancora. Mi sorprende l’ignoranza che esiste per quanto riguarda il cibo.
Ricordate che malnutrizione non significa carenza di cibo ma carenza di nutrienti.

Vorrei raccontarvi una breva storia del comportamento e (per me) la vera sofferenza di due bambini. Tutte due dalla stessa famiglia medio benestante Italiana che frequentano la scuola privata, hanno tanti giochi, vestiti e scarpe, tutti ben lavati e stirati. Purtroppo non solo non hanno un papà perché è morto l’anno scorso di leucemia ma anche loro sono sulla strada della salute mediocre se no peggio.
Vi spiego solo alcuni momenti in un giorno di questi due bambini:

In vacanza in un resort all-incluso. In un colorato trenino turistico. Ore: 12:00
La femmina di 7 anni e mezzo, sovrappesa, è senza energia. Quasi addormentata. Soffre del caldo. Nessun sorriso (un sorriso per lei è sempre raro).

Il maschio di 5 anni è piuttosto magro. Nervoso. Agita le mani in continuazione in modo che sembra una mini-convulsione. Piange per un succo di frutta. Insiste d’avere un succo. Insiste ancora con i pugni e un constante piagnucola.

Per la mamma il maschio fa capricci. Tristemente non capisce che non si tratta di capricci ma astinenza. Il maschietto difficilmente mangia altro che pane. Per la mattina, beve latte con zucchero o zucchero e cacao. Dopo un ora o un ora e mezzo mangia un pezzo di pane bianco. Prima di pranzo è disperato. Sente il bisogno di zuccheri. Non acqua. Non cibo.


La sua sorella è praticamente nelle stesse condizione pero, essendo che mangia anche altre sostanza ma senza limitare i zuccheri, è ingrassata (da più di tre anni ormai) e porta la misura per la 14 anni non la 7 anni. Il suo corpo con il calo del zucchero nel sangue lo fa rallentare al punto di sembrare ‘comatosa’. Si vedi solo il capellino dal retro dalla sedia. La schiena è curvata con la testa che penzola in giù. Non spreca il minimo di energia necessaria per stare sulla sedia dritta. Non guarda intorno. (Non si tratta di stanchezza. Ha fatto una mini gita per negozi in 1 ore e mezzo.)

All’arrivo in albergo ora 12:30
Subito i TUC (cracker confezionati) per il maschio che mangia mezzo pacchetto mentre la femmina continua lentamente con un strisciare dei piedi verso il ristorante.
Il maschio non ha più fame e non mangia. Non riesce stare fermo su una sedia. Come solito tutta la compagnia mangia senza di lui. Lui è in gira a giocare, curiosare. A volte pur di zittirlo la mamma lo da un budino di cioccolato anziché un pasto vero e proprio per permettere Lei di gestire i piatti nel self service. Ma non oggi. Ormai il piccolo è pieno di TUC.

La bambina invece mangia con una braccia intera poggiato sul tavolo, testa in basso, schiena a curva e l’altra gomito sul tavolo con un piatto nascosto dai capelli. Sul piatto c'è una bella porzione di pasta bianca, patate e un po’ di pollo con parecchio sugo di una specie di besciamelle. Nota: la femmina è a dieta su consiglio della Pediatra perciò non mangia il pane (oggi) e limita i dolci. La bambina in pochi minuti si sveglia un po'. All'improviso è capace di rispirare a bocca aperta, masticcare e cantichiare nello stesso tempo. Da segni di pura godimento. A volte lecca il piatto o mordichia il tavolo, ma tende a nascondere il proprio piatto come se forse per proteggerlo dagli intrusi. Ha paura che qualcuno lo porta via?

Sappiamo che difficilmente perderà peso. Pasta e patate, besciamelle, latte con cacao dolce: sono tutti sopra tutto carboidrati. Latte essendo il migliore a livello nutrizionale ma la bambina lo beve solo con zucchero aggiunto. Anche lei purtroppo comincia la giornata con cereali in scatola zuccherati emerse nel latte e una cioccolata calda (dolce). 
A volte entrambe bevano cappuccino con due bustine di zucchero. Perché è cosi che lo beva la mamma.

Serve la ginnastica?
Inutile dire la bambina di fare ginnastica con una diminuzione di calorie.  Il suo corpo le dirà di NON farlo. E il suo corpo è capace di strillare più forte della sua madre. Nonostante la signora ci sta provando di ottenere sempre la vincità con più ottavi. Il corpo delle bimba insisterà per far si che lei risparmi energia fino il consumo di ulteriori calorie. Anche se lei deve sdraiare sul tavolo ai pasti. Cosa che fa. Vedete: non serve niente fare ginnastica se poi ci si risparmi l'energia calorica nella postura, nel camino, nelle mancanze di dialogo e peggio nelle costante mancanza del pensiero.

Un ora dopo il pranzo 
La mamma tira fuori un grosso baguette dalla borsa che ha preso dal ristorante durante il pranzo e lo offre al maschio che dice “Fame. Ho fame.” Prima della cena succederà di nuovo e il machietto salterà la cena o mangierà giusto 30 grammi di pasta bianca. La sua sorella tacerà al tavolo ancora tenendo sulla testa con le mani se non mangia il tovagliolo prima.

Questo rappresenta una tipica giornata che si è ripetuto per 7 giorni.
La femmina spesso senza energia. Spesso fissando i gelati degli altri come in un trance. Il maschietto con agitazione e movimenti convulsivi delle mani seguito da momenti brevi di “black out” ovvero un assenza totale di movimenti e attenzione dove non risponde nemmeno al suo nome.

Necessità intervento medico?
Avendo la scuola fatto presente alla madre l'anomalie nel comportamento del suo figlio, lei lo ha portato alla pediatra proprio com lo ha fatto con la figlia. Il medico dice che è attivo. E’ solo nervoso.
Eh, la causa dell’agitazione è il nervosismo, ma la causa del nervosismo? Il trattamento? Niente. Evidentemente per la pediatra è normale che un bambino di 5 anni è nervoso, che non conosce l’alfabeto, che non sa quanti anni ha, che non sa scrivere il proprio nome, nonostante che frequenterà la scuola elementare l’anno prossimo.
Trattamento: ignorarlo.

Molto triste. Ma quello che ho trovato scioccante è che dopo mille diplomatici spiegazioni dei carboidrati, zuccheri, proteine, grassi, e l’ultima domande di “Perché lo dai pane ora?” (per l’ennesima volta quel giorno).
la risposta era: “Beh, piuttosto di darlo le schifezze”.
Io: “Oh. Questo scusami se non capisco, ma per te le schifezze cosa sarebbe?
La madre è perplesso. Si esita un attimo: “Beh, le brioche”.
(ah già la forma triangolare è dannosa)

Credo che se dovesse scegliere (ovvio sceglierei il digiuno) ma tra il pane fatto con farina bianca, levito e acqua o una brioche fatto con farina bianca, burro, levito, latte intero e un bagno di uova con zucchero sopra (classica ricetta) preferirei la brioche. Anzi una brioche spalmata con burro e marmellata fatta in casa. Poi ovvio se potrei seppellirlo nel burro di mandorle, burro di avocado, burro di anacardi, o brodo d’ossa, potrei quasi sorridere.

Che fare?
Non so quando vedrò di nuovo questa famiglia. Ho provato con tutte le forze di stare zitto ogni volte i bambini strillavano, si picchiavano e mentre la mamma gli viziava- facendole da cameriera. Ho cercato di fare affari mio, ma quando un bambino manifeste anomalie comportamentale e non consuma vitamine mai, proteine mai, grassi nemmeno per non parlare di minerali - tacere è estremamente difficile. Di sicura la mamma ora si senti estremamente criticata e offesa. Ed è una 'buona mamma' che lavava a mano i teli da spiaggi e gli pendeva tutti giorni.

Spero che si riflette un po’ sui suoi figli ed il loro futuro.

Ci sono delle speranze?
Spesso offrivo il bambino anacardi (senza oli e senza sale) e nonostante la mancanza di zuccheri li mangiava come un demone dicendo “Ancora! Di più". Non l'aveva mai mangiato prima. Ho suggerito alla mamma di provare a sostituire il pane con anacardi o mandorle con alcuni brevi spiegazioni dei benefici.

All'aeroporto dava già segni d’aver capito qualcosa quando ha acquistato un piccolo pacchetto di anacardi con oli aggiunti estremamente salati. Meglio di niente. Meglio del pane. Peccato pero che probabilmente con il ricordo dell’olio vegetale e sale in bocca, il piccolo ora non toccherà più la versione più semplice e sana. 

Ma - a pensarci - credo che il problema non si presenterà perchè la mamma lo ha fatto il gesto per zittirlo. Aveva appena aquistato due borse di 'hello kitty' per la sua sorella più rotonda.

Avete qualche suggerimento su come comportarsi in situazioni simili? Qualcuno ha rischiata di perdere un amicizia (per quanto possono valere alcune) grazie alle divergenze di opinione sulla dieta?

2 commenti:

Nihal ha detto...

Sei bravissima a raccontare, sembra di vedere questi poveri bambini. Ho avuto (e ho) diverse esperienze di questo tipo, e purtroppo ho capito che è meglio farsi gli affari propri, le mamme si offendono. Se vuoi davvero cambiare le cose, devi parlare con i bambini. I bambini ascoltano e capiscono.

paleomamma ha detto...

Hai ragione. A volte cerco di dargli suggerimenti per quanto riguarda la mancanza di pazienza della mamma (e gli schiaffi).
La mamma non capisce ma vedo che loro (specialmente la più grande) ascolta con molto attenzione alla sola idea che la sua mamma potrebbe dimostrare l'amore con dolcezza anziché rabbia – e che Lei come tutti bambini ha la magia dentro per far si che questo succede. Deve solo trovare la sua bacchetta magica.
Sulla dieta so che capisce di più della mamma perché mente sempre a casa mia. Dice che non piace lo zucchero – piace i secondi piatti soprattutto- ecc. Perché forse crede d’essere più accettata. Vuol dire che ha capito come mangiamo noi.