Bisogno seguire i soldi! Purtroppo

Tempo fa ho capito che gli usi del terreno montagnoso prestava agli allevamenti di animali. In fatti, sembra che tanti degli animali allevato più a pascolo oggi, anche se ci sono pochi, sono tutti in montagna o zona a rischio di desertificazione (zone remote tipo Sicilia/Calabria/isole).
  
Perche?

Come mai esiste un allevatore di bovini che non vende niente? 40 capi bellissimi ma niente vendita. Come fa campare? Centra per caso i programmi di sostegno a livello Europei? Si tratta come solito di denaro. Ho pensato che forse una buon idea cercare i fonti di denaro per poi trovare chi sta praticando l’agricoltura come la natura intendeva.
Devo ammettere che non ho fatto molto strada perché tutto quello che leggo continua a stupirmi.

In primis: era rimasto schioccata in maniera positiva dalla lettura dei documenti del Quaderno SoZooAlp. Il Quaderno si tratta di una raccolta di lavori presentati al convegno SoZooAlp che si è svolto a Bolzano nel ottobre del 2010 che discute anche la riforma PAC- Progetto (della UE) per migliorare sostegno agli agricoltori, sicurezza alimentare, protezione dell'ambiente e sviluppo rurale.

Guardate cos’ ho trovato: 
Homo sapiens è specie molto giovane. Nei suoi centotrentamila anni di storia non si è praticamente evoluta dal punto di vista biologico: il suo genoma è rimasto pressoché identico. ….
… Nell’uomo, la capacità del cervello di inventare e immagazzinare informazioni è, infatti, infinitamente superiore a quella del genoma, ciò che conferisce al fenotipo una sorta di dominio sul genotipo, permettendogli di assumere comportamenti ad esso contrari e addirittura di modificarlo. 
… nella sua storia l’umanità ha addomesticato più di 7.000 specie vegetali, nutrendosi in modo significativo con 3.000 di esse, ora solo otto specie assicurano il 75% del cibo mondiale
I ruminanti trasformano materiali vegetali ricchi di cellulosa, indigeribili per l’uomo, in cibo di elevata qualità. Questo è il loro compito primario, e solo questo giustifica i consumi di energia, acqua e altri materiali necessari al loro mantenimento(i vegani avranno difficoltà digerire questo. Qualcuno DEVE mangiarli)
Alimentarli con prodotti utilizzabili direttamente dall’uomo (cereali e legumi in particolare), come si fa nei sistemi intensivi, è un’aberrazione ecologica
Gli scenari di cambiamento globale e locale richiedono alla zootecnia alpina una sorta di “ritorno al futuro”.

Come mai suono molto PALEO?
Qualcuno hai dubbi che stiamo parlando del futuro dieta ‘standard’ del mondo?

Dopo questo lettura pero quasi subito ho abbandonato l’idea di seguire la strada del denaro. Una ricerca su Google per “fondo perduto agricoltori recupero pascoli” mi dai 26,700 risultati.

Per esempio - Toscana: Due milioni e mezzo di euro dalla Regione Toscana per investimenti volti al miglioramento dei prati e dei pascoli e all’utilizzo del bosco per il pascolamento degli animali. Il sostegno è concesso in forma di contributo in conto capitale a fondo perduto pari al 40% del costo dell’investimento, elevabile del 10% nel caso di investimenti realizzati da giovani agricoltori e del 10% per le aziende poste in zone montane e/o zone svantaggiate.

Come solito anche in questo paese le cose cambiarono…….ma non prima che qualcuno viene pagato.  (Purtroppo non esistono fondi di sostegno per nutrire meglio i propri figli)

Una ricerca verso la montagna che cos'è rivelato?
Alcuni marchi. Bene forse ci sono norme più rigidi che ci permettono di fidare dei prodotti venduti in alcuni di quelli siti web con tanti foto di verde.

Ma i marchi orgogliosamente evidenziati in alcuni siti e su alcuni prodotti non ci possono rassicurare.

Prendiamo il marchio Bioland (o Bio-sud Tirol) un marchio che garantisce prodotti biologici di alta qualità molto usato nell'Alto Adige.

Vediamo le norme di Bioland per mantenimento degli animali dalla quale provengono questi prodotti biologici rigorosamente dalla montagne di alta quota.
4.2.1.5  Accesso e cura con movimenti nell’aria aperta 
Accesso ai pascoli deve essere permesso quando condizioni fisiologici, clima e terreno permettono.  (e se le condizione non prestano…..allora a diavolo il benessere)
4.2.2 Mantenimento di bovini
4.2.2.1  Mantenimento di bovini da latte e vitellini
Almeno durante i sei mesi estivi, le mucche devono avere accesso a pascoli o se nessun adeguato pascolo è disponibile, devono avere accesso con movimento all’aria aperta.  (accettabile se non ce un solo filo d’erba)
4.2.2.1.1 Stalle senza gabbie
Se pascolamento non è permesso nei mesi estivi per via di mancanza di adeguato pascoli, accesso all’aria aperta deve essere permesso tutto l’anno. (non ce bisogno nemmeno di erba d’estate)

Vediamo cosa dicono le norme per allevamento per riproduzione

4.2.2.2 Bovini per riproduzione e per carne
Sforzi devono essere fatti  per permettere pascolamento durante il periodo di vegetazione.
Nel caso, che ce una mancanza di terreno adeguata per pascolamento, bovini per la riproduzione e per carne possono essere mantenuti durante l’intero anno in stalle senza gabbie(può NON esserci alcun erba e gli animali possono rimanere chiusi tutto l’anno con solo temporaneo accesso all’aria)
Mantenere bovine da carne senza accesso all’aria aperta e permissibile soltanto durante gli ultimi mesi di ingrassamento per un massimo di 1/5 della sua vita, ma mai per più di 3 mesi (ma non devono avere mai accesso nemmeno all’aria negli ultimi 3 mesi che studi dimostrano sono i mesi più determinante per la nostra salute!)
4.2.2.3 Vitellini
I vitellini devono avere la possibilità di rimanere con la madre per almeno un giorno dopo la nascita (un giorno per svezzamento !!!!!!!!! atroce)

Che cosa serve esattamente questi norme mi chiedo.
SoZooAlp, questo è falsa. Non ce nessuna sostenibilità dell’ambiente senza l’erba – solo danno. Forse, e qui un grande forse, Bioland provvede un più morale trattamento degli animale ma solo se paragonata con la tortura.

Per noi…praticamente nessun beneficio!


Nonostante queste demotivante norme, ho spedito rigorosamente altri 50 email ai piccoli agricoltori, certificati Bioland. Anche se il marchio significa un bel niente, forse aderiscono comunque ai standard più in linea con la natura. Standard più in linea con una dieta sana come quella Paleo.

Per ora uno ha risposto. Ovvio che si tratta di un contadino piccolo, come immaginavo, che tiene solo 7 mucche. Gli animali vivono sempre tutto l’anno all’aperto, ma loro dieta prevede sempre 2-3 chili di cereali. (a testa?- per settimana? Aspetto delucidazioni).

Fatte sempre attenzione a quello che mangiate. No fidarvi dei prodotti solo perché ce un marchio bio.

BIO - Bugia d’idealismo obsoleto (si può salvare il mondo con facilità distruggendo l’uomo - Bisogno salvare anche l’umanità)

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