Con una Lettera da un
Allevatore Consapevole e Onesta
Ho
deciso di pubblicare qui uno delle tante Email che mi arrivano dagli allevatori.
Solitamente mantengo contatto per promuovere l’allevamento degli animali con
erba. Vorrei che vuoi avete la possibilità
di capire le difficoltà che devono essere affrontate dalla punta di vista degli agricoltori.
di capire le difficoltà che devono essere affrontate dalla punta di vista degli agricoltori.
La mia domanda originale nell’istaurare un rapporto con questo agricoltore riguardava i latticini ma comunque serve per far capire come è la situazione attuale nel campo del Grass-fed. E devo ripetere:
E’ molto importante diffondere l’uso della frase “Finito ad Erba” (o Grass finished) anziché “ allevato a pascolo” (grass-raised). C'è una differenze sottile ma significante nell’uso di queste parole. Noi non ci interessiamo a fatto dell’allevato al pascolo ma finito con erba/fieno.
La risposta dall’agricoltore (con alcuni enfasi fatto da me) E' lunga ma potete saltare ai punti in grassetto/colorati ...
gent.le (...),
questo è un argomento che interessa molto anche noi.
abbiamo rilevato la gestione di quest'azienda nel 2007 e nel 2008 abbiamo iniziato la conversione alla biodinamica.
l'allevamento ovviamente lo abbiamo trovato ed era un allevamento presente da 30 anni con tutti i pro ed i contro conseguenti:
tipo di selezione dell'animale
tipo di alimentazione
tipologia di trattamenti
condizioni di vita dell'animale
gli animali devono piano piano abituarsi a nuove condizioni altrimenti si rischia di compromettere la loro salute.
proprio lo scorso anno (esattamente il 1 settembre 2011) abbiamo fatto un passo storico:
dopo aver portato negli anni precedenti l'uso delle farine al 40% della razione contro il 50/60% che si usa nell'allevamento convenzionale (in termini di kg significa che con il 40% della razione davamo circa 12 kg di farina mista aziendale), abbiamo infatti deciso il grosso passo ovvero:
riduzione delle farine a 5kg a capo (18% della razione per raggiungere il famoso 20/80 concentrati/foraggi)
eliminazione degli integratori vitaminico minerali
eliminazione di mais e soia (il mais era dato da secoli, mentre la soia veniva data occasionalmente in passato in mancanza di favino e pisello proteico aziendale) dalla dieta
il passo è stato fatto un po avventatamente forse e con il trascorrere dei mesi abbiamo avuto una serie di problemi che per fortuna sono rientrati e che abbiamo anche arginato grazie all'uso dell'omeopatia.
questo è un argomento che interessa molto anche noi.
abbiamo rilevato la gestione di quest'azienda nel 2007 e nel 2008 abbiamo iniziato la conversione alla biodinamica.
l'allevamento ovviamente lo abbiamo trovato ed era un allevamento presente da 30 anni con tutti i pro ed i contro conseguenti:
tipo di selezione dell'animale
tipo di alimentazione
tipologia di trattamenti
condizioni di vita dell'animale
gli animali devono piano piano abituarsi a nuove condizioni altrimenti si rischia di compromettere la loro salute.
proprio lo scorso anno (esattamente il 1 settembre 2011) abbiamo fatto un passo storico:
dopo aver portato negli anni precedenti l'uso delle farine al 40% della razione contro il 50/60% che si usa nell'allevamento convenzionale (in termini di kg significa che con il 40% della razione davamo circa 12 kg di farina mista aziendale), abbiamo infatti deciso il grosso passo ovvero:
riduzione delle farine a 5kg a capo (18% della razione per raggiungere il famoso 20/80 concentrati/foraggi)
eliminazione degli integratori vitaminico minerali
eliminazione di mais e soia (il mais era dato da secoli, mentre la soia veniva data occasionalmente in passato in mancanza di favino e pisello proteico aziendale) dalla dieta
il passo è stato fatto un po avventatamente forse e con il trascorrere dei mesi abbiamo avuto una serie di problemi che per fortuna sono rientrati e che abbiamo anche arginato grazie all'uso dell'omeopatia.
“
pensi che l'associazione allevatori diceva che avremo ucciso tutte le mucche
perché secondo loro, e non hanno neppure tutti
i torti, le vacche essendo ormai selezionate da tanti anni sono
programmate per produrre e per fare latte con un drastico cambio di stili di
vita ed alimentazione deprimono se stesse e possono effettivamente morire.
le vacche inoltre pare che sviluppino dipendenza da mais e parte di questo deperimento sia anche dovuto a questo.“
le vacche inoltre pare che sviluppino dipendenza da mais e parte di questo deperimento sia anche dovuto a questo.“
la produzione del latte è
ovviamente calata drasticamente, in alcuni mesi persino troppo, e siamo
passati da circa 23/25 lt per capo a 15/16 lt al giorno. non puo' immaginare
quanto incida nell'economia di un'azienda ma per fortuna la qualità del
latte è migliorata tantissimo, penso che si senta dalle mozzarelle e dai nostri
formaggi. hai notato delle differenze rispetto gli anni passati????
oggi possiamo dire che la stalla sta meglio ma assieme alle modifiche di cui sopra dobbiamo lavorare tanto per avere nel tempo degli animali da noi selezionati perche siano adatti alla biodinamica.
stiamo infatti selezionando anche un toro aziendale che nasca dalle nostre vacche e che risponda ai requisiti di selezione che ci siamo dati:
longevità
resistenza e salute dell'animale
facilità di parto
adattabilità della razione 20/80
carattere e temperamento
ovvio che se sbagliamo la scelta del vitello che diverrà toro, una volta che quest'ultimo è arrivato al momento in cui può "lavorare" i tempi per vedere se abbiamo fatto la scelta sono lunghi
dovremo infatti attendere le sue figlie e avendo già fecondato mezza stalla se la scelta è stata errata avremo rovinato la stalla.
per quanto riguarda i foraggi impiegati abbiamo fieni di prati polifita che facciamo in azienda, erba medica e insilato aziendale misto (sorgo nel periodo estivo, triticale avena in quello invernale)
ci piacerebbe in futuro prevedere delle zone di pascolo che attualmente non abbiamo per difficoltà diciamo per cosi dire logistiche e perchè purtroppo con il caldo che abbiamo qui da giugno le vacche avrebbero ben poco da mangiare.
gli animali comunque hanno una stalla spaziosa e delle aree all'aperto piùche sufficienti.
oggi possiamo dire che la stalla sta meglio ma assieme alle modifiche di cui sopra dobbiamo lavorare tanto per avere nel tempo degli animali da noi selezionati perche siano adatti alla biodinamica.
stiamo infatti selezionando anche un toro aziendale che nasca dalle nostre vacche e che risponda ai requisiti di selezione che ci siamo dati:
longevità
resistenza e salute dell'animale
facilità di parto
adattabilità della razione 20/80
carattere e temperamento
ovvio che se sbagliamo la scelta del vitello che diverrà toro, una volta che quest'ultimo è arrivato al momento in cui può "lavorare" i tempi per vedere se abbiamo fatto la scelta sono lunghi
dovremo infatti attendere le sue figlie e avendo già fecondato mezza stalla se la scelta è stata errata avremo rovinato la stalla.
per quanto riguarda i foraggi impiegati abbiamo fieni di prati polifita che facciamo in azienda, erba medica e insilato aziendale misto (sorgo nel periodo estivo, triticale avena in quello invernale)
ci piacerebbe in futuro prevedere delle zone di pascolo che attualmente non abbiamo per difficoltà diciamo per cosi dire logistiche e perchè purtroppo con il caldo che abbiamo qui da giugno le vacche avrebbero ben poco da mangiare.
gli animali comunque hanno una stalla spaziosa e delle aree all'aperto piùche sufficienti.
La invitiamo a venirci a trovare .... cosi potrà visitare con noi l'azienda e assaggiare, anche se la legge lo vieta, il latte appena munto.
in allegato la foto di Beate che è sempre nel mio desktop e che noi chiamiamo la smilza perche se la si vedeva dopo il cambio dieta faceva impressione.
in questi giorni è in sala parto e sta benissimo.
speriamo di aver risposto ai suoi dubbi
e le mandiamo o nostri più cordilai saluti
sksksks (la firma lo nascondo essendo che non ho nessun autorizzazione per pubblicarlo)
Aiuto |
Un altro verità è che quando
gli allevatori (tanti) insistono che non si può allevare gli animali con solo
erba, a fronte questo, non hanno tutti torti come afferma l’associazione allevatori.
Noi dobbiamo capire che
questo passo verso il ‘passato perso’, significa perdite economiche per la
aziende. Noi dobbiamo essere pronti a pagare di più per mangiare sano. Io
ormai non ci penso più e lo vedo come il mio dovuto contributo per sostenere un
cambiato fondamentale!
Comunque - chiunque interessi (zona Campobasso) il nominativo di questa azienda mi puoi contattare con un
messaggio privato. Hanno formaggi di latte crudo non solo biologico – ma
biodinamiche. E chi sa? Forse nel futuro avranno completamente grassfed.
1 commento:
Complimenti a questo onesto allevatore...
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